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18. März 2025
Bloomberg
I TERMINALI LNG GALLEGGIANTI DELL’UE NON DANNO I LORO FRUTTI

l nuovo terminale LNG francese di Le Havre è inutilizzato e nemmeno la TotalEnergies, che lo ha installato, lo utilizza.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, solo circa il 2% delle importazioni di LNG dalla Francia lo scorso anno è passato attraverso l'unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione del porto di Le Havre, la cui operatività è prevista da TotalEnergies nel 2023. La società ha dichiarato di aver prenotato capacità in altri terminal in Europa, tra cui Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi.
Alla società è stata concessa l'autorizzazione a gestire il terminal per cinque anni, adducendo come motivazione la necessità di migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento a seguito della peggiore crisi energetica che ha colpito l'Europa negli ultimi decenni.
Gli analisti sono scettici circa le prospettive economiche di queste installazioni. Ritengono che se la domanda continua a diminuire, è molto probabile che gli investimenti della Francia nel LNG diventino eccessivi.
Problemi simili si sono verificati anche in Germania, dove i terminali galleggianti sono stati colpiti da questo fenomeno. Hanno ricevuto carichi di LNG in volumi molto più piccoli rispetto alle strutture terrestri dei paesi vicini. Allo stesso tempo, il funzionamento degli impianti galleggianti è più costoso, soprattutto in inverno. La società privata Regas sta cercando di affittare i suoi terminali LNG galleggianti, in particolare all'Egitto, costretto a importare LNG a causa della crescente domanda di metano.
Sono in programma ampliamenti delle operazioni di rifornimento di LNG a Le Havre: il mese scorso, il fornitore di carburante Titan Clean Fuels ha ricevuto una licenza permanente per il rifornimento di carburante dai camion alle navi.