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3. Februar 2025

Bloomberg

I DAZI DI TRUMP COSTRINGERANNO GLI STATI UNITI A RIVOLGERSI A BRASILE E IRAQ PER I FORNITORI DI PETROLIO

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Le raffinerie di petrolio degli Stati Uniti saranno costrette a cercare nuovi fornitori di materie prime nei paesi latinoamericani e mediorientali, tra cui Brasile e Iraq, dopo l'introduzione di dazi sulle importazioni da Canada e Messico da parte del nuovo presidente Donald Trump. Questa opinione è espressa in un articolo pubblicato da Bloomberg.


Stima che, a causa dei dazi di Trump, le raffinerie americane dovranno far fronte a un forte aumento dei prezzi del petrolio proveniente da Canada e Messico, per cui saranno costrette a riorientarsi verso l'approvvigionamento di materie prime da altri Paesi. I fornitori più probabili potrebbero essere il Brasile e la Guyana, data la loro relativa vicinanza agli Stati Uniti. Allo stesso tempo, l’agenzia, citando le previsioni degli analisti, nota che le compagnie energetiche degli Stati Uniti potrebbero prendere in considerazione la cooperazione con i fornitori di petrolio iracheni. La cooperazione con le controparti venezuelane resta una prospettiva improbabile a causa delle sanzioni imposte da Washington a quel Paese.


Secondo Bloomberg, la decisione di Trump di imporre dazi "ha messo a rischio l'importazione giornaliera di circa 4,5 milioni di barili di petrolio prodotti dai paesi vicini degli Stati Uniti". L'agenzia chiarisce che i dazi potrebbero modificare il percorso delle catene di approvvigionamento energetico, il che comporterà un aumento dei tempi di trasporto delle materie prime e un aumento dei costi di raffinazione di 3-4 dollari al barile. A loro volta, le compagnie petrolifere messicane potrebbero inviare il surplus di carburante in vendita in Europa e in Asia, e anche il Canada probabilmente inizierà a cercare nuovi acquirenti di petrolio all'estero.


Il 1° febbraio Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone tariffe sulle merci provenienti da Canada, Cina e Messico. Secondo il documento, saranno imposti dazi del 25% sulle importazioni dal Messico e dal Canada (10% sulle risorse energetiche canadesi). Sulle merci provenienti dalla Cina vengono imposte tariffe aggiuntive del 10%. Canada, Cina e Messico rappresentano un terzo di tutti i beni e servizi importati dagli Stati Uniti. Nel 2023, il volume complessivo delle esportazioni di questi tre Paesi verso gli Stati Uniti era di quasi 1,5 trilioni di dollari.

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