
MIT SELBSTVERTRAUEN DURCH DIE MÄRKTE NAVIGIEREN
GBMC


17. November 2024
Comunicato Stampa
GAZPROM HA TAGLIATO LE FORNITURE DI GAS ALL'AUSTRIA GIUSTO IN TEMPO PER L'INIZIO DELL'INVERNO

Il PJSC russo Gazprom ha deciso di giocare al suo gioco preferito: la politica degli oleodotti.
Dal 16 novembre, l'Austria è stata rimossa dall'elenco dei Paesi riceventi il gas naturale russo a seguito di una controversia arbitrale da 230 milioni di euro (242 milioni di dollari) tra Gazprom e la società austriaca OMV AG. L'OMV, non volendo perdere questi soldi, ha deciso di ritardare i pagamenti a Gazprom.
Come avrete intuito, è finita male.
Non sorprende che i prezzi europei del gas non abbiano recepito molto bene questa notizia. I futures sono saliti del 2,7% a 47,49 euro per megawattora in quanto i trader hanno previsto ulteriori disagi nel continente, che dispone già di abbondanti riserve di energia.
L’approvvigionamento di gas in Europa è sul filo del rasoio dalla crisi energetica del 2022, e ogni accenno di difficoltà manda i mercati in delirio.
Va riconosciuto merito all'OMV: mantengono la calma e continuano a lavorare.
L'azienda ha assicurato che sarà in grado di soddisfare i propri obblighi di fornitura da “fonti alternative” - una chiara indicazione che la rete del gas europea sempre più interconnessa significa che l'Austria non è più completamente dipendente da Gazprom.
Ma il tempo stringe, perché l’inverno incombe sul collo dell’Europa.
Anche il solo accenno di vincoli di approvvigionamento rende i governi nervosi riguardo alle bollette del riscaldamento e alla sicurezza energetica.
La mossa di Gazprom ricorda l'influenza energetica della Russia, in declino ma ancora forte, in Europa. Naturalmente, il continente ha trascorso gli ultimi due anni a diversificare le proprie fonti energetiche, acquistando carichi di GNL e collegando gasdotti alternativi, ma la capacità di Gazprom di generare entusiasmo è viva e vegeta.
Con l’inizio della stagione del riscaldamento in Europa, il battibecco tra Gazprom e OMV evidenzia quanto fragile rimanga il panorama energetico.
Questo è un tempestivo promemoria per l’Europa affinché continui a lavorare sui piani di emergenza e magari faccia scorta di qualche coperta in più. L’inverno è arrivato, e con esso nuovi giochi geopolitici.
La notizia arriva dopo che Gazprom ha aumentato i suoi piani di investimento per il 2024 del 4% a 16,9 miliardi di dollari in ottobre, e dopo che i prezzi di riferimento del gas naturale in Europa sono saliti al livello più alto da novembre giovedì dello scorso anno.