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13 أكتوبر 2025
Reuters
GLI STATI UNITI HANNO IMPOSTO SANZIONI ALLE AZIENDE CINESI PER L'ACQUISTO DI PETROLIO IRANIANO.

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro circa 100 persone, aziende e imbarcazioni coinvolte nel commercio di petrolio e prodotti petrolchimici iraniani, tra cui una raffineria indipendente in Cina e un terminal marittimo, riporta Reuters.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha avviato un'indagine sulla Shandong Jincheng Petrochemical Group Co., una raffineria privata nella provincia cinese dello Shandong, accusata di aver acquistato milioni di barili di petrolio iraniano dal 2023 a oggi. Le sanzioni hanno colpito anche la Rizhao Shihua Crude Oil Terminal Co., che gestisce un terminal nel porto di Lanshan e avrebbe ricevuto più di una dozzina di navi dalla "flotta fantasma" iraniana, che elude le sanzioni internazionali.
Tra le petroliere attaccate c'erano la Kongm, la Big Mag e la Voy, che secondo Washington trasportavano diversi milioni di barili di greggio iraniano verso un terminal cinese. Il Dipartimento del Tesoro statunitense ha dichiarato che queste reti sostengono il regime di Teheran finanziandone i programmi nucleari e missilistici, nonché i militanti in Medio Oriente. L'Iran, tuttavia, sostiene che il suo programma nucleare sia puramente pacifico. Questa è la quarta tornata di sanzioni statunitensi contro le raffinerie cinesi coinvolte nell'acquisto di petrolio iraniano.
"Il Dipartimento del Tesoro sta tagliando i flussi di cassa dell'Iran smantellando parti fondamentali del suo sistema di esportazione energetica", ha affermato il Segretario del Tesoro statunitense Scott Bessent.
Contemporaneamente, il Dipartimento di Stato ha imposto per la prima volta sanzioni a un'altra azienda cinese, la Jiangyin Foreversun Chemical Logistics, per aver ricevuto prodotti petrolchimici di origine iraniana.