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GBMC


25 marzo 2025
Bloomberg
TRUMP: QUALSIASI PAESE CHE ACQUISTA PETROLIO VENEZUELANO SARÀ COLPITO DA UNA TARIFFA DEL 25%

Il presidente Donald Trump impone una tariffa “secondaria” del 25 percento sul Venezuela e una tariffa del 25 percento su “qualsiasi paese che acquisti petrolio e/o gas dal Venezuela” pagabile agli Stati Uniti “per qualsiasi commercio che conducano con il nostro Paese”.
I dazi, che entrerebbero in vigore il 2 aprile se Trump li imponesse, taglierebbero un'importante fonte di entrate per il governo di Maduro, aumentando al contempo la pressione sulla Cina, un importante acquirente di petrolio venezuelano che ha già dovuto affrontare dazi del 20 percento sotto Trump.
Trump cita "il fatto che il Venezuela ha intenzionalmente e fraudolentemente inviato negli Stati Uniti sotto copertura decine di migliaia di criminali di alto profilo e altri criminali, molti dei quali sono assassini e persone di carattere molto violento" nel suo annuncio di tariffe del 25 percento contro il Venezuela, e afferma che un'ulteriore tariffa del 25 percento che penalizzerà chiunque acquisti petrolio o gas entrerà in vigore il 2 aprile.
La mossa avrebbe un impatto particolare sulla Cina, uno dei principali acquirenti di petrolio venezuelano, e non è chiaro:
i) se la Cina accetterà i dazi unilaterali,
ii) come gli Stati Uniti li faranno rispettare nei confronti della Cina.
Le esportazioni di petrolio venezuelano hanno raggiunto il massimo degli ultimi cinque anni a febbraio, dopodiché l'amministrazione Trump ha dichiarato che avrebbe costretto la Chevron a chiudere le sue operazioni entro il 3 aprile. La Chevron ha chiesto più tempo per completare le transazioni con la compagnia statale venezuelana Petroleos de Venezuela. Nell'annullare l'accordo, Trump ha annunciato in un post sul sito web Truth Social che avrebbe "annullato le concessioni" dell'"accordo petrolifero del 26 novembre 2022".
Si tratta di concessioni accettate dal suo predecessore democratico Joe Biden, che hanno consentito alla Chevron Corp, presente nel paese latinoamericano da un secolo, di estrarre e vendere petrolio in Venezuela nonostante le sanzioni.
La notizia arriva un giorno dopo che il Venezuela ha accettato di riprendere ad accettare le deportazioni di immigrati clandestini da parte degli Stati Uniti e non mancherà di aumentare le tensioni con il governo Maduro, mentre Trump cerca di reprimere la gang venezuelana Tren de Aragua.
I maggiori acquirenti di petrolio venezuelano sono le raffinerie americane, che fanno affidamento su greggio latinoamericano di qualità elevata. Tra le raffinerie statunitensi figurano Valero Energy Corp, Phillips 66, PBF Energy e la raffineria Chevron di Pascagoula, Mississippi.
Secondo il governo degli Stati Uniti, nel 2023 il Venezuela possedeva le più grandi riserve accertate di petrolio greggio al mondo, con circa 303 miliardi di barili, pari a circa il 17% del totale mondiale. Nonostante le sue riserve significative, il Venezuela produrrà circa 875.000 barili al giorno nel 2024, secondo i dati dell'OPEC, ovvero circa lo 0,9% della produzione mondiale totale di petrolio nel 2024.
Trump, tuttavia, non ha annunciato l'intenzione di imporre tariffe sulle vendite di petrolio agli Stati Uniti, il che significa che le importazioni di petrolio greggio da quel Paese potrebbero continuare allo stesso livello.